La documentazione sanitaria: responsabilità e competenza dell’infermiere
Approfondimento e relazione del Dott. Mauro Di Fresco
La documentazione sanitaria: responsabilità
e competenza dell’infermiere
La disamina giuridica di un caso di studio giurisprudenziale
relativo al falso materiale e ideologico nonchè alla
dispersione di atti sanitari, permette di approfondire le nuove
responsabilità che l'infermiere dovrà conoscere
considerato il rapido evolversi della professione.
Spaziando dalla definizione di atto sanitario e i vari elementi
che costituiscono la cartella clinica, si giunge a considerare gli
atti squisitamente infermieristici che potrebbero rientrare nella
nozione di atti pubblici e quindi essere forieri di responsabilità
civili e penali. La differenza tra atto con forza probativa fino a
querela di falso e quello di scrittura privata, consente al
professionista di misurare le proprie attività sanitarie
prestando particolarmente attenzione agli effetti giuridici
implicati.
L’utilizzo della documentazione sanitaria vuole assicurare
protezione e sicurezza in un contesto assistenziale maggiormente
qualitativo.
Conoscere questi limiti aiuta l'infermiere a raggiungere mirabili
risultati.
Il caso di studio riguarda una paziente che era stata dimessa dal
reparto di degenza in corso di cure. A seguito di contestazione
scritta alla direzione generale nosocomiale, la paziente veniva
informata che la motivazione addotta dal primario si fondava su una
nota infermieristica riportata nella consegna. In conseguenza del
ricorso ex art. 25, legge n. 241/90, alla paziente, i magistrati
aditi, concedevano l’accesso e l’estrazione documentale
della consegna infermieristica, quale atto pubblico interno.
L’amministrazione, inerte, veniva diffidava con atto di
costituzione in mora, ex art. 90, R.D. 17.08.1907 n. 642 e,
successivamente, con giudizio di ottemperanza ai sensi...
(Dott. Mauro Di Fresco)
LaPrevidenza.it, 21/07/2008