La donna lavoratrice può proseguire il lavoro oltre i 60 anni senza alcun onere di preavviso
Corte Costituzionale, Sentenza 19.10.2009 n.275 - Avv. Francesco Orecchioni
Nuovo passo avanti sulla via della parità.
Stavolta è stato cassato dalla Corte Costituzionale l’art.30 del Codice delle pari opportunità (d.lgs. 11 aprile 2006, n. 198), nella parte in cui prevede, a carico della lavoratrice che intenda proseguire nel rapporto di lavoro oltre il sessantesimo anno di età – a differenza di quanto previsto per il lavoratore di sesso maschile – l'onere di dare tempestiva comunicazione della propria intenzione al datore di lavoro, da effettuarsi almeno tre mesi prima della data di perfezionamento del diritto dalla pensione di vecchiaia, pena la recedibilità ad nutum da parte di quest'ultimo dal rapporto di lavoro.
Il giudice delle leggi ( Sentenza 275/2009 Presidente AMIRANTE - Redattore MAZZELLA Decisione del 19/10/2009) ha ritenuto tale disposizione in contrasto con gli artt. 3 e 37 della Costituzione, nella parte in cui fa dipendere da tale adempimento l'applicazione al rapporto di lavoro della tutela accordata dalla legge sui licenziamenti individuali.
Avv. Francesco Orecchioni
LaPrevidenza.it, 05/11/2009