L'infezione o il vaccino da SARS COV 2 portano a immunità duratura?
US National Library of Medicine - National Institutes of Healt
Abstract
Molte nazioni stanno perseguendo l'introduzione di vaccini SARS-CoV-2 come strategia di uscita da COVID-19- relative restrizioni.
Tuttavia, il successo di questa strategia dipende in modo critico dalla durata dell'immunità protettiva derivante sia da infezione naturale che da vaccinazione.
L'infezione da SARS-CoV-2 provoca una risposta immunitaria adattativa contro un'ampia gamma di epitopi virali, sebbene la durata della risposta vari con l'età e la gravità della malattia.
L'evidenza attuale da casi di studio e ampi studi osservazionali suggerisce che, coerentemente con la ricerca su altri virus respiratori comuni, una risposta immunitaria protettiva dura circa 5-12 mesi dall'infezione primaria, con una reinfezione più probabile data da una risposta umorale primaria insufficientemente robusta. I marcatori della memoria immunitaria umorale e cellulo-mediata possono persistere per molti mesi e potrebbe aiutare a mitigare la grave malattia al momento della reinfezione.
I dati emergenti, comprese le prove di infezioni rivoluzionarie, suggeriscono che l'efficacia del vaccino potrebbe essere ridotta in modo significativo contro le varianti emergenti di preoccupazione, e quindi i vaccini secondari devono essere sviluppati per mantenere l'immunità protettiva a livello di popolazione.
Saranno comunque previsti anche altri interventi richiesti, con ulteriori epidemie che potrebbero verificarsi a causa della deriva antigenica, pressioni selettive per nuove varianti e globale mobilità della popolazione.
(La traduzione di questo Abstract è stata effettuata con servizio di traduzione di Google)
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Ricercatori Medici
Gregory Milne UK Department of Health and Social Care, London, UK - Department of Pathobiology and Population Sciences, Hawkshead Campus, Royal Veterinary College, University of London, Hertfordshire, UK - London Centre for Neglected Tropical Disease Research, Department of Infectious Disease Epidemiology, St Mary's Campus, Imperial College London, London, UK,
Thomas Hames, UK Department of Health and Social Care, London, UK
Chris Scotton, Institute of Biomedical and Clinical Sciences, College of Medicine and Health, University of Exeter, Exeter, UK
Nick Gent, Public Health England, Porton Down, Salisbury, UK
Alexander Johnsen, UK Department of Health and Social Care, London, UK
Roy M Anderson, London Centre for Neglected Tropical Disease Research, Department of Infectious Disease Epidemiology, St Mary's Campus, Imperial College London, London, UK
Tom Ward UK Department of Health and Social Care, London, UK
Fonte e posizione della ricerca scientifica
LaPrevidenza.it, 24/11/2021