domenica, 13 ottobre 2024

Sanzione sul trattamento delle acque reflue

Legislazione

 

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze con provvedimento in data 16/5/23 dell'Ufficio XII ­ Ispettorato Generale per i Rapporti Finanziari con l'Unione Europa, ha dato esecuzione alla sentenza della Corte di Giustizia U.E. del 31/5/2018, Causa C- 251/17, con la quale è stata condannata la Repubblica Italiana " per inadempimento e mancata esecuzione delle direttive in materia di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane", trattasi degli artt. 3,4 e 10 della Direttiva 91/271/ CEE.

Alla somma forfettaria iniziale di 25 milioni di euro si è aggiunta una penalità semestrale avente carattere degressivo di 30.112.500,00 euro, per cui alla data del provvedimento risultava una somma complessiva di euro 142.867.997,22.

Pertanto in base all'art.43, L. n.234/12, così come novellata dalla L. n. 238/21, si è proceduto alla rivalsa verso gli enti inadempienti della Regione Liguria, suddividendo gli oneri finanziari derivanti dalla sanzione tra le Amministrazioni Centrali, Regionali e Locali, previa determinazione dei criteri di ripartizione in una Conferenza Unificata dedicata.

Dobbiamo considerare che le coste italiane sono le porzioni di territorio che hanno subito una maggiore trasformazione in questi ultimi 50 anni, solo il 23% ha mantenuto un livello accettabile di naturalità, in questo vi è il problema della plastica, dove le reti fantasma costituiscono il 10% dei rifiuti marini pari a circa 500.000/1.000.000, di tonnellate all'anno.

Attualmente la distruzione e il degrado degli habitat è tra gli elementi trainanti della biodiversità, oltre alla perdita della capacità di immagazzinamento del carbonio, basti pensare alle praterie di posidonie che toccano CO2 per una massa pari ad un intervallo tra l'11% e il 42% di quella prodotta nell'area mediterranea a partire dalla rivoluzione industriale.

Infatti dobbiamo considerare che a fronte del 31% di anidride carbonica assorbita dagli ecosistemi terrestri, vi è il 23% assorbita dagli ecosistemi marini, sul 54% di anidride carbonica emessa dall'uomo e assorbita dalla natura.


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Dati : Magazine, WWF n. 3 del 9/21 e n. 2 del 6/22


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(Sergio Benedetto Sabetta)

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LaPrevidenza.it, 02/06/2024

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