La rendita di passaggio
D.ssa Silvana Toriello
Si caratterizza, rispetto alle altre prestazioni infortunistiche, per la sua finalità preventiva, e consiste in un'indennità differenziale calcolata in modo da assicurare un reddito prossimo alla retribuzione percepita nella lavorazione abbandonata, perchè suscettibile di aggravare la silicosi o 1'asbestosi, per il periodo di un anno dall’abbandono, con meccanismi di tetto volti ad evitare locupletazioni.
L’ART. 145 DEL TESTO UNICO
Norme particolari sono dettate per la silicosi e 1'asbestosi (art. 145 T.U. 1965).
Le prestazioni assicurative sono dovute:
a) in tutti i casi di silicosi e di asbestosi - con le loro conseguenze dirette - da cui sia derivata la morte ovvero un'inabilita permanente al lavoro superiore al 10%;
b) in tutti i casi di silicosi e di asbestosi associate ad altre forme morbose dell’apparato circolatorio e cardiocircolatorio. In tali casi si procede ad una valutazione globale del danno.
Le prestazioni di cui alla lett. b) sono dovute anche nei casi di morte derivata da silicosi o da asbestosi, associata ad altre forme morbose dell’apparato circolatorio o cardiocircolatorio.
L’ART. 4 DELLA LEGGE 27 DICEMBRE 1975 N. 780
Prima della riforma intervenuta ad opera dell’art. 4 L. 27 dicembre 975 n. 780 agli effetti indennitari assumevano rilevanza i soli casi di associazione della silicosi e dell’asbestosi con la tubercolosi in fase attiva, anche se iniziale; nel testo emendato 1'associazione com prende invece qualsiasi forma morbosa dell'apparato respiratorio e cardiocircolatorio. L'art. 4, dato il suo contenuto innovativo e la mancanza di specifiche disposizioni a carattere transitorio, non ha efflcacia retroattiva e non è quindi applicabile agli eventi verificatisi sotto la vigenza della normativa precedente....
LaPrevidenza.it, 28/05/2012