Etica e logica nel controllo
Prof. Sergio Sabetta
Già Mintzberg ribadiva la necessità di tenere distinte le logiche manageriali svolte dal settore pubblico da quelle proprie del settore privato, questa premessa, tuttavia, non può negare valore al disegno strategico proprio di Andrews in cui vi è una ricerca di coerenza tra punti di forza e debolezza interni all’organizzazione e le minacce o opportunità che provengono dall’ambiente esterno, ciò comporta l’opportunità di dare centralità ai processi formali e razionali così come supportati dalle tecnologie secondo una focalizzazione per obiettivi, budget e programmi (Ansoff).
Dalla fine degli anni settanta in poi si sono sviluppate varie scuole che sono andate da quella di Porter centrata sulla competitività, a quelle centrate sulla capacità creativa e la positività dei cambiamenti quale realizzazione non tanto di necessità impellenti bensì di visioni, rifacendosi al pensiero di Schumpeter.
Un ulteriore filone di studi ha riguardato l’aspetto relazionale derivante dal processo di negoziazione ( potere ) e dai fattori culturali ( processo sociale), i quali possono essere visti sia come processi cognitivi mentali dei diversi attori sia come frutto di processi interni di apprendimento, questa attenzione alle dinamiche interne alle organizzazioni non possono pur tuttavia distogliere l’attenzione dall’ulteriore aspetto ambientale o meglio degli ambienti di riferimento...
Prof. Sergio Sabetta
LaPrevidenza.it, 28/11/2010