venerdì, 11 ottobre 2024

COVID-19, i Regolamenti UE palesemente disattesi dallo Stato italiano

Consiglio Europeo, Risoluzione 2361/2021 - Ludovico De Grigiis

 

(Brevi considerazioni)

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Con questa risoluzione, la numero 2361 del 2021 il Consiglio Europeo pubblica le linee guida etiche, pratiche e legali circa la vaccinazione da COVID-19.

La risoluzione 2361 è del mese di gennaio scorso mentre la 953 è stata pubblicata il 14 giugno 2021.

Ciò nonostante, la UE ha affermato alcuni fondamentali princìpi che lo Stato italiano (e non soltanto lui) pare non abbia assolutamente recepito. 

Il Consiglio, nel rammentare l'importanza della campagna vaccinale (da noi condivisa) e della produzione di nuovi farmaci o vaccini ne dichiara che "Anche i vaccini sicuri ed efficaci, di rapida diffusione, tuttavia, non sono una panacea immediata".

Le linee guida del Consiglio si soffermano sulla strategica importanza di una equa e globale distribuzione del vaccino affinchè più persone ne siano beneficiarie. Raccomanda altresì una sensibilizzazione etica al fine di contrastare lo sviluppo pandemico e garantire maggiormente la salute dei cittadini.

A partire dal punto 7 della Risoluzione a seguire il Consiglio afferma che dopo l'eccellente lavoro di studio e preparazione medico-scientifica "Tocca ai Paesi dell'unione ad agire".

Al punto 7.2.3 della Risoluzione Il Consiglio chiede ai Paesi membri di garantire che le persone all'interno degli stessi gruppi prioritari siano trattate allo stesso modo, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili come le persone anziane, quelle con condizioni di base e gli operatori sanitari, in particolare coloro che lavorano a stretto contatto con le persone che si trovano in gruppi ad alto rischio, come nonché le persone che lavorano nelle infrastrutture essenziali e nei servizi pubblici, in particolare nei servizi sociali, nei trasporti pubblici, nelle forze dell'ordine e nelle scuole, nonché coloro che lavorano nel commercio al dettaglio.

La situazione odierna nel nostro paese dimostra chiaramente come persone all'interno di stessi gruppi prioritari siano state palesemente discriminate (cfr. militari, medici, perosnale sanitario, ecc..).

In linea generale le Risoluzioni e i Regolamenti UE contengono obbligatoriamente tutti quei principi di non discriminazione, ugualglianza, libertà, ecc.. che sono alla base della democrazia europea.

Ne sono prova i punti da 7 a 7.3.7:

7.3.1. garantire che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che nessuno subisce pressioni politiche, sociali o di altro tipo per farsi vaccinare, se non lo desidera. 

(Le molteplici manifestazioni di protesta contro il Green Pass dimostrano proprio il contrario).

7.3.2. garantire che nessuno venga discriminato per non essere stato vaccinato, per possibili rischi per la salute o per non volersi vaccinare; 

7.3.3. adottare misure tempestive ed efficaci per contrastare la disinformazione, la disinformazione e l'esitazione riguardo ai vaccini contro il Covid-19; 

7.3.4. distribuire informazioni trasparenti sulla sicurezza e sui possibili effetti collaterali dei vaccini, collaborando e regolamentando le piattaforme di social media per prevenire la diffusione di disinformazione; 

7.3.5. comunicare in modo trasparente i contenuti dei contratti con i produttori di vaccini e renderli pubblicamente disponibili per l'esame parlamentare e pubblico; 

7.3.6. collaborare con organizzazioni non governative e/o altri sforzi locali per raggiungere i gruppi emarginati; 

7.3.7. impegnarsi con le comunità locali nello sviluppo e nell'attuazione di strategie su misura per sostenere l'adozione del vaccino;


Le molteplici manifestazioni di massa che oramai si susseguono in ogni città italiana sono scaturite dalla palese e manifesta inosservanza di tali principi. 

Il Green Pass adottato dal Governo è, di fatto un obbligo surrettizio alla vaccinazione ed una misura fortemente coercitiva nei confronti di cittadini e lavoratori che in assenza lasciapassare si vedono negati inalienabili diritti costituzionali come il lavoro, la vita sociale, lo studio, ecc...

E' assurda e discriminante la norma che prevede la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione del lavoratore che non esibisce il Green Pass perchè non vuole o non può vaccinarsi o non vuole fare il tampone peraltro a suo carico. 

Tale misura è coercitiva e punitiva.

In questo contesto vediamo per la prima volta nella storia recente che sindacati, politica e governo sono d'accordo ad introdurre una norma di tale portata. Giova ricordare in proposito i contenuti ed i principi degli atti costituivi dei sindacati dei lavoratori dipendenti. 

In quello della CISL (ATTO COSTITUTIVO) del 30 aprile 1950 siglato da Giulio Pastore, si prende solenne impegno di difendere (tra gli altri):

1. Diritto al lavoro, come naturale mezzo di vita ed alla sua libera scelta;

2. Diritto alla giustizia sociale, fondamentale mezzo di pace duratura nella convivenza civile;

4. Diritto alla garanzia e alla stabilità dell aoccupazione nella più ampia libertà individuale e familiare;


Ci chiediamo se tali principi siano ancora validi.

Perchè il sindacato dei lavoratori dipendenti ha ritenuto di non prendere le difese, come solennemente promesso nel 1950 di quei lavoratori e cittadini che sono stati manganellati, oggetto di lanci di lacrimogeni e potentissimi getti d'acqua a Trieste o in altre piazze italiane? Quei lavoratori hanno manifestato anche per affermare una propria opinione!

Le indicazioni contenute nei Regolamenti riguardano anche gli organi di comunicazione. In particolare i punti 7.3.3. e  7.3.4. affrontano le tematiche del contrasto alla disinformazione, disinformazione ed esitazione riguardo ai vaccini contro il COVID-19 oltre alla necessità di distribuire informazioni trasparenti sulla sicurezza e sui possibili effetti collaterali dei vaccini, collaborando e regolamentando le piattaforme di social media per prevenire la diffusione di disinformazione.

Su questo punto riteniamo vi sia una enorme responsabilità dei media italiani (con alcune eccezioni) i quali, per oltre un anno hanno veicolato (e continuano a farlo) solo ed esclusivamente informazioni finalizzate ad impaurire la cittadinanza. Tutti i TG, tutti i programmi di approfondimento di moltissime reti televisive hanno fornito, a nostro avviso una informazione a senso unico con martellante aggiornamento di dati sui decessi, sui contagiati e sui guariti da COVID-19. 

Per molti mesi nessuna adeguata informazione è stata data circa i possibili effetti avversi così come nessun dubbio è mai palesato circa le cause dei decessi, specie nei programmi d'intrattenimento o sui media nazionali (mainstream).

In molte occasioni, durante talk-show di approfondimento abbiamo assistito ad esternazioni gravissime da parte di politici e giornalisti dove il conduttore (anch'egli giornalista) non ha preso le distanze da considerazioni che non possono essere certo ricondotte ad una "battuta" come nel caso dell'On. Giuliano Cazzola nel famoso intervento a "Stasera Italia" dove evocava (a mò di battuta) il ritorno di Bava Beccaris. 

Anche in questo caso ci chiediamo se l'Ordine dei Giornalisti prenderà i dovuti provvedimenti.

Infine, in tema di corretta informazione riguardo all'esitazione nei confronti dei vaccini per COVID-19 per oltre un anno i media a copertura nazionale non hanno mai affrontato il problema anzi, per contro hanno dato voce solo ed esclusivamente a medici, giornalisti ed esperti palesemente di parte.

Ricordiamo sommessamente che nel rapporto aggiornato dell'Istituto Superiore di Sanità, a fronte dei 130.000 decessi registrati come decessi causati per COVID l'istituto stima in quasi 4.000 il numero delle vittime effettivamente causate dal virus.

(Ludovico De Grigiis)




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http://assembly.coe.int


https://pace.coe.int/en/files/29004/html

(Per la traduzione dall'inglese abbiamo utilizzato il servizio di Google)


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Assembly debate on 27 January 2021 (5th Sitting) (see Doc. 15212, report of the Committee on Social Affairs, Health and Sustainable Development, rapporteur: Ms Jennifer De Temmerman). Text adopted by the Assembly on 27 January 2021 (5th Sitting). manufacturing of a wide range of Covid-19 vaccines and negotiate their pricing. Adequate vaccine management and supply chain logistics, which require international co-operation and preparations by member States, will also be needed in order to deliver the vaccines against the virus in a safe and equitable way. In this regard, the Parliamentary Assembly draws attention to guidance for countries on programme preparedness, implementation and country-level decision-making developed by WHO.Resolution 2361 (2021)

Dibattito in assemblea del 27 gennaio 2021 (5a seduta) (cfr. doc. 15212, relazione della commissione per gli affari sociali, la salute e lo sviluppo sostenibile, relatrice: sig.ra Jennifer De Temmerman). Testo adottato dall'Assemblea il 27 gennaio 2021 (5a seduta). produzione di un'ampia gamma di vaccini contro il Covid-19 e negoziarne i prezzi. Saranno inoltre necessarie un'adeguata gestione dei vaccini e una logistica della catena di approvvigionamento, che richiedono cooperazione internazionale e preparativi da parte degli Stati membri, al fine di fornire i vaccini contro il virus in modo sicuro ed equo. A questo proposito, l'Assemblea parlamentare richiama l'attenzione sulle linee guida per i paesi sulla preparazione del programma, l'attuazione e il processo decisionale a livello nazionale sviluppate dall'OMS. 


Parliamentary Assembly

Assemblea Parlamentare

1. The pandemic of Covid-19, an infectious disease caused by the novel coronavirus SARS-CoV-2, has caused much suffering in 2020. By December, more than 65 million cases had been recorded worldwide and more than 1.5 million lives had been lost. The disease burden of the pandemic itself, as well as the public health measures required to combat it, have devastated the global economy, laying bare pre-existing fault- lines and inequalities (including in access to health care), and causing unemployment, economic decline and poverty.

1. La pandemia di Covid-19, una malattia infettiva causata dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2, ha causato molte sofferenze nel 2020. A dicembre, erano stati registrati più di 65 milioni di casi in tutto il mondo e più di 1,5 milioni di vite erano state perduto. Il carico di malattia della stessa pandemia, così come le misure di sanità pubblica necessarie per combatterla, hanno devastato l'economia globale, mettendo a nudo le faglie e le disuguaglianze preesistenti (compreso nell'accesso all'assistenza sanitaria) e causando disoccupazione, problemi economici declino e povertà.

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2. Rapid deployment worldwide of safe and efficient vaccines against Covid-19 will be essential in order to contain the pandemic, protect health-care systems, save lives and help restore global economies. Although non-pharmaceutical interventions such as physical distancing, the use of facemasks, frequent hand washing, as well as shutdowns and lockdowns, have helped slow down the spread of the virus, infection rates are now rising again across most of the globe. Many Council of Europe member States are experiencing a second wave which is worse than the first, while their populations are increasingly experiencing "pandemic fatigue" and are feeling demotivated about following recommended behaviours to protect themselves and others from the virus. 

2. La rapida diffusione in tutto il mondo di vaccini sicuri ed efficienti contro il Covid-19 sarà essenziale per contenere la pandemia, proteggere i sistemi sanitari, salvare vite umane e aiutare a ripristinare le economie globali. Sebbene gli interventi non farmaceutici come il distanziamento fisico, l'uso di mascherine, il lavaggio frequente delle mani, nonché chiusure e blocchi, abbiano contribuito a rallentare la diffusione del virus, i tassi di infezione sono ora di nuovo in aumento in gran parte del mondo. Molti Stati membri del Consiglio d'Europa stanno vivendo una seconda ondata peggiore della prima, mentre le loro popolazioni stanno sperimentando sempre più "stanchezza pandemica" e si sentono demotivate nel seguire i comportamenti raccomandati per proteggere se stessi e gli altri dal virus.

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3. Even rapidly deployed, safe and effective vaccines, however, are not an immediate panacea. Following the festive season at the end of the year 2020 and the beginning of 2021, with its traditional indoor gatherings, infection rates will likely be very high in most member States. In addition, a correlation has just been scientifically established by French doctors between outdoor temperatures and the disease incidence rate on hospitalisations and deaths. The vaccines will no doubt not be sufficient to bring down infection rates significantly this winter ­ in particular when taking into account that demand far outstrips supply at this point. A semblance of "normal life" will thus not be able to resume even in the best of circumstances until mid to late 2021 at the earliest.

3. Anche i vaccini sicuri ed efficaci, di rapida diffusione, tuttavia, non sono una panacea immediata. Dopo le festività natalizie alla fine del 2020 e all'inizio del 2021, con i suoi tradizionali raduni al chiuso, i tassi di infezione saranno probabilmente molto alti nella maggior parte degli Stati membri. Inoltre, i medici francesi hanno appena stabilito scientificamente una correlazione tra le temperature esterne e il tasso di incidenza della malattia sui ricoveri e sui decessi. I vaccini non saranno senza dubbio sufficienti per ridurre significativamente i tassi di infezione questo inverno, in particolare se si tiene conto che la domanda supera di gran lunga l'offerta a questo punto. Una parvenza di "vita normale" non potrà quindi riprendere nemmeno nelle migliori circostanze prima della metà o della fine del 2021.

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4. For the vaccines to be effective, their successful deployment and sufficient uptake will be crucial. However, the speed at which the vaccines are being developed may pose a difficult to combat challenge to building up trust in them. An equitable deployment of Covid-19 vaccines is also needed to ensure the efficacy of the vaccine. If not widely enough distributed in a severely hit area of a country, vaccines become ineffective at stemming the tide of the pandemic. Furthermore, the virus knows no borders and it is therefore in every country's interest to co-operate on ensuring global equity in access to Covid-19 vaccines. Vaccine hesitancy and vaccine nationalism have the capacity to derail the so-far surprisingly fast and successful Covid-19 vaccine effort, by allowing the SARS-CoV-2 virus to mutate and thus blunt the world's most effective instrument against the pandemic so far.

4. Affinché i vaccini siano efficaci, il loro dispiegamento di successo e l'adozione sufficiente saranno cruciali. Tuttavia, la velocità con cui vengono sviluppati i vaccini può rappresentare una sfida difficile da combattere per creare fiducia in essi. È inoltre necessaria una distribuzione equa dei vaccini Covid-19 per garantire l'efficacia del vaccino. Se non sufficientemente distribuiti in un'area gravemente colpita di un paese, i vaccini diventano inefficaci per arginare l'ondata della pandemia. Inoltre, il virus non conosce confini ed è quindi nell'interesse di ogni Paese cooperare per garantire l'equità globale nell'accesso ai vaccini contro il Covid-19. L'esitazione del vaccino e il nazionalismo del vaccino hanno la capacità di far deragliare lo sforzo vaccinale contro il Covid-19 finora sorprendentemente veloce e di successo, consentendo al virus SARS-CoV-2 di mutare e quindi smussare lo strumento più efficace al mondo contro la pandemia finora.

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5. International co-operation is thus needed now more than ever in order to speed up the development, manufacturing and fair and equitable distribution of Covid-19 vaccines. The Covid-19 Vaccine Allocation Plan, also known as COVAX, is the leading initiative for global vaccine allocation. Co-led by the World Health Organization (WHO), the Vaccine Alliance (Gavi) and the Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), the initiative pulls funding from subscribing countries to support the  and manufacture of a wide range of Covid-19 vaccines and negotiate research, development and their pricing. Adequate vaccine management and supply chain logistics, which require international co-operation and preparation by member States, will also be needed in order to deliver the vaccines in a safe and equitable way. In this regard, the Parliamentary Assembly draws attention to guidance for countries, developed by WHO, on programme preparedness, implementation and country-level decision making.

5. La cooperazione internazionale è quindi necessaria, ora più che mai, per accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione equa ed equa dei vaccini contro il Covid-19. Il COVAX Facility è l'iniziativa leader per l'assegnazione e l'accesso a vaccini globali. Co-guidato dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), dalla Vaccine Alliance (Gavi) e dalla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), COVAX utilizza i fondi dei paesi firmatari per sostenere la ricerca, lo sviluppo e la produzione di un'ampia gamma di 19 vaccini e negoziarne il prezzo. Saranno inoltre necessarie un'adeguata gestione dei vaccini e una logistica della catena di approvvigionamento, che richiedono la cooperazione e la preparazione internazionali da parte degli Stati membri, al fine di consegnare i vaccini in modo sicuro ed equo. A questo proposito, l'Assemblea parlamentare richiama l'attenzione sulle linee guida per i paesi, sviluppate dall'OMS, sulla preparazione del programma, l'attuazione e il processo decisionale a livello nazionale.

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6. Member States must already now prepare their immunisation strategies to allocate doses in an ethical and equitable way, including deciding on which population groups to prioritise in the initial stages when supply is short, and how to expand vaccination as availability of one or more Covid-19 vaccines improves. Bioethicists and economists largely agree that persons over 65 years old and persons under 65 with underlying health conditions putting them at a higher risk of severe illness and death, health-care workers (especially those who work closely with persons who are in high-risk groups), and people who work in essential critical infrastructure should be given priority vaccination access. Children, pregnant women and nursing mothers, for whom no vaccine has so far been authorised, should not be forgotten.

6. Gli Stati membri devono già ora preparare le loro strategie di immunizzazione per allocare le dosi in modo etico ed equo, compresa la decisione su quali gruppi di popolazione dare priorità nelle fasi iniziali quando l'offerta è scarsa e come espandere la vaccinazione come disponibilità di uno o più Covid - 19 vaccini migliorano. Bioetici ed economisti concordano ampiamente sul fatto che le persone di età superiore ai 65 anni e le persone di età inferiore ai 65 anni con condizioni di salute pregresse che li mettono a maggior rischio di malattie gravi e di morte, gli operatori sanitari (specialmente quelli che lavorano a stretto contatto con persone che fanno parte di gruppi ad alto rischio ) e alle persone che lavorano nelle infrastrutture critiche essenziali dovrebbe essere concesso un accesso prioritario alla vaccinazione. Non vanno dimenticati i bambini, le donne incinte e le madri che allattano, per i quali finora nessun vaccino è stato autorizzato.

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7. Scientists have done a remarkable job in record time. It is now for governments to act. The Assembly supports the vision of the Secretary General of the United Nations that a Covid-19 vaccine must be a global public good. Immunisation must be available to everyone, everywhere. The Assembly thus urges member States and the European Union to:  

7.1. with respect to the development of Covid-19 vaccines:  

7.1.1. ensure high quality trials that are sound and conducted in an ethical manner in  accordance with the relevant provisions of the Convention on human rights and biomedicine  (ETS No. 164, Oviedo Convention) and its Additional Protocol concerning Biomedical Research  (CETS No. 195), and which progressively include children, pregnant women and nursing  mothers;  

7.1.2. ensure that regulatory bodies in charge of assessing and authorising vaccines against  Covid-19 are independent and protected from political pressure;

7.1.3. ensure that relevant minimum standards of safety, efficacy and quality of vaccines are  upheld;

7.1.4. implement effective systems for monitoring the vaccines and their safety following their  roll-out to the general population, also with a view to monitoring their long-term effects;

7.1.5. put in place independent vaccine compensation programmes to ensure compensation  for undue damage and harm resulting from vaccination;

7.1.6. pay special attention to possible insider trading by pharmaceutical executives, or  pharmaceutical companies unduly enriching themselves at public expense, by implementing the  recommendations contained in Resolution 2071 (2015) on Public health and the interests of the  pharmaceutical industry: how to guarantee the primacy of public health interests?  

7.1.7. overcome the barriers and restrictions arising from patents and intellectual property  rights, in order to ensure the widespread production and distribution of vaccines in all countries  and to all citizens;  


7. Gli scienziati hanno svolto un lavoro straordinario in tempi record. Ora tocca ai governi agire. L'Assemblea sostiene la visione del Segretario Generale delle Nazioni Unite secondo cui un vaccino contro il Covid-19 deve essere un bene pubblico globale. L'immunizzazione deve essere disponibile per tutti, ovunque. L'Assemblea esorta quindi gli Stati membri e l'Unione europea a: 

7.1. per quanto riguarda lo sviluppo dei vaccini contro il Covid-19: 

7.1.1. garantire sperimentazioni di alta qualità, valide e condotte in modo etico in conformità con le disposizioni pertinenti della Convenzione sui diritti umani e la biomedicina (STE n° 164, Convenzione di Oviedo) e del suo Protocollo addizionale sulla ricerca biomedica (STCE n° 195), e che includono progressivamente bambini, donne incinte e madri che allattano; 

7.1.2. garantire che gli organismi di regolamentazione incaricati di valutare e autorizzare i vaccini contro il Covid-19 siano indipendenti e protetti da pressioni politiche; 

7.1.3. garantire che siano rispettati gli standard minimi pertinenti di sicurezza, efficacia e qualità dei vaccini; 

7.1.4. attuare sistemi efficaci di monitoraggio dei vaccini e della loro sicurezza dopo la loro diffusione alla popolazione generale, anche al fine di monitorarne gli effetti a lungo termine; 

7.1.5. mettere in atto programmi indipendenti di compensazione dei vaccini per garantire il risarcimento dei danni indebiti e dei danni derivanti dalla vaccinazione; 

7.1.6. prestare particolare attenzione a possibili insider trading da parte di dirigenti farmaceutici, o aziende farmaceutiche che si arriccheranno indebitamente a spese pubbliche, attuando le raccomandazioni contenute nella risoluzione 2071 (2015) sulla salute pubblica e gli interessi dell'industria farmaceutica: come garantire il primato del pubblico interessi sanitari? 

7.1.7. superare le barriere e le restrizioni derivanti dai brevetti e dai diritti di proprietà intellettuale, al fine di garantire la produzione e la distribuzione capillare dei vaccini in tutti i paesi e a tutti i cittadini; 

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7.2. with respect to the allocation of Covid-19 vaccines:

7.2.1. ensure respect for the principle of equitable access to health care as laid down in  Article 3 of the Oviedo Convention in national vaccine allocation plans, guaranteeing that  Covid-19 vaccines are available to the population regardless of gender, race, religion, legal or  socio-economic status, ability to pay, location and other factors that often contribute to inequities  within the population;

7.2.2. develop strategies for the equitable distribution of Covid-19 vaccines within member  States, taking into account that the supply will initially be low, and prepare for how to expand  vaccination programmes when the supply expands; follow the advice of independent national,  European and international bioethics committees and institutions, as well as of WHO, in the  development of these strategies;

7.2.3. ensure that persons within the same priority groups are treated equally, with special  attention to the most vulnerable people such as older persons, those with underlying conditions  and health care workers, especially those who work closely with persons who are in high-risk groups, as well as people who work in essential infrastructure and in public services, in  particular in social services, public transport, law enforcement, and schools, as well as those  who work in retail;  

7.2.4. promote equity in access to Covid-19 vaccines between countries by supporting  international efforts such as the Access to Covid-19 Tools Accelerator (ACT Accelerator) and its  COVAX Facility;

7.2.5. refrain from stockpiling Covid-19 vaccines which undermines the ability of other  countries to procure vaccines for their populations, ensure stockpiling does not translate to  escalating prices for vaccines from those who stockpile to those who cannot, conduct auditing  and due diligence to ensure rapid deployment of vaccines at minimum cost based on need not  market power;  

7.2.6. ensure that every country is able to vaccinate their health-care workers and vulnerable  groups before vaccination is rolled out to non-risk groups, and thus consider donating vaccine  doses or accept that priority be given to countries which have not yet been able to do so,  bearing in mind that a fair and equitable global allocation of vaccine doses is the most efficient  way of beating the pandemic and reducing the associated socio-economic burdens;

7.2.7. ensure that Covid-19 vaccines whose safety and effectiveness has been established  are accessible to all who require them in the future, by having recourse, where necessary, to  mandatory licences in return for the payment of royalties;


7.2. per quanto riguarda l'assegnazione dei vaccini Covid-19: 

7.2.1. assicurare il rispetto del principio di equo accesso all'assistenza sanitaria sancito dall'articolo 3 della Convenzione di Oviedo nei piani nazionali di assegnazione dei vaccini, garantendo che i vaccini Covid-19 siano disponibili per la popolazione indipendentemente dal sesso, razza, religione, diritto o socio- condizione economica, capacità di pagare, posizione e altri fattori che spesso contribuiscono alle disuguaglianze all'interno della popolazione; 

7.2.2. sviluppare strategie per l'equa distribuzione dei vaccini Covid-19 all'interno degli Stati membri, tenendo conto del fatto che l'offerta inizialmente sarà bassa e prepararsi a come espandere i programmi di vaccinazione quando l'offerta si espanderà; seguire i consigli di comitati e istituzioni di bioetica nazionali, europei e internazionali indipendenti, nonché dell'OMS, nello sviluppo di queste strategie; 

7.2.3. garantire che le persone all'interno degli stessi gruppi prioritari siano trattate allo stesso modo, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili come le persone anziane, quelle con condizioni di base e gli operatori sanitari, in particolare coloro che lavorano a stretto contatto con le persone che si trovano in gruppi ad alto rischio, come nonché le persone che lavorano nelle infrastrutture essenziali e nei servizi pubblici, in particolare nei servizi sociali, nei trasporti pubblici, nelle forze dell'ordine e nelle scuole, nonché coloro che lavorano nel commercio al dettaglio; 

7.2.4. promuovere l'equità nell'accesso ai vaccini Covid-19 tra i paesi sostenendo gli sforzi internazionali come l'Access to Covid-19 Tools Accelerator (ACT Accelerator) e il suo COVAX Facility; 

7.2.5. astenersi dall'immagazzinare vaccini Covid-19 che mina la capacità di altri paesi di procurarsi vaccini per le loro popolazioni, garantire che l'accumulo di scorte non si traduca in un'escalation dei prezzi dei vaccini da coloro che accumulano a coloro che non possono, condurre audit e due diligence per garantire un rapido dispiegamento di vaccini al minimo costo in base alla necessità non al potere di mercato;

7.2.6. garantire che ogni paese sia in grado di vaccinare i propri operatori sanitari e i gruppi vulnerabili prima che la vaccinazione venga estesa ai gruppi non a rischio, e quindi considerare di donare dosi di vaccino o accettare che venga data priorità ai paesi che non sono ancora stati in grado di farlo , tenendo presente che un'assegnazione globale giusta ed equa delle dosi di vaccino è il modo più efficiente per sconfiggere la pandemia e ridurre i relativi oneri socioeconomici; 

7.2.7. garantire che i vaccini Covid-19 di cui sia stata accertata la sicurezza e l'efficacia siano accessibili a tutti coloro che ne avranno bisogno in futuro, ricorrendo, ove necessario, a licenze obbligatorie a fronte del pagamento di royalties;

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7.3. with respect to ensuring high vaccine uptake:  

7.3.1. ensure that citizens are informed that the vaccination is NOT mandatory and that no  one is politically, socially, or otherwise pressured to get themselves vaccinated, if they do not  wish to do so themselves;  

7.3.2. ensure that no one is discriminated against for not having been vaccinated, due to  possible health risks or not wanting to be vaccinated;  

7.3.3. take early effective measures to counter misinformation, disinformation and hesitancy  regarding Covid-19 vaccines;

7.3.4. distribute transparent information on the safety and possible side effects of vaccines,  working with and regulating social media platforms to prevent the spread of misinformation;  

7.3.5. communicate transparently the contents of contracts with vaccine producers and make  them publicly available for parliamentary and public scrutiny;  

7.3.6. collaborate with non-governmental organisations and/or other local efforts to reach out  to marginalised groups;

7.3.7. engage with local communities in developing and implementing tailored strategies to  support vaccine uptake; 



7.3. per quanto riguarda la garanzia di un'elevata captazione del vaccino:

7.3.1. garantire che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che nessuno subisce pressioni politiche, sociali o di altro tipo per farsi vaccinare, se non lo desidera;

7.3.2. garantire che nessuno venga discriminato per non essere stato vaccinato, per possibili rischi per la salute o per non volersi vaccinare; 

7.3.3. adottare misure tempestive ed efficaci per contrastare la disinformazione, la disinformazione e l'esitazione riguardo ai vaccini contro il Covid-19; 

7.3.4. distribuire informazioni trasparenti sulla sicurezza e sui possibili effetti collaterali dei vaccini, collaborando e regolamentando le piattaforme di social media per prevenire la diffusione di disinformazione; 

7.3.5. comunicare in modo trasparente i contenuti dei contratti con i produttori di vaccini e renderli pubblicamente disponibili per l'esame parlamentare e pubblico; 

7.3.6. collaborare con organizzazioni non governative e/o altri sforzi locali per raggiungere i gruppi emarginati; 

7.3.7. impegnarsi con le comunità locali nello sviluppo e nell'attuazione di strategie su misura per sostenere l'adozione del vaccino;

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7.4. with respect to Covid-19 vaccination for children:  

7.4.1. ensure balance between the rapid development of vaccination for children and duly  addressing safety and efficacy concerns and ensuring complete safety and efficacy of all  vaccines made available to children, with a focus on the best interest of the child, in accordance  with the United Nations Convention on the Rights of the Child; 

7.4.2. ensure high quality trials, with due care for relevant safeguards, in accordance with  international legal standards and guidance, including a fair distribution of the benefits and risks  in the children who are studied;  

7.4.3. ensure that the wishes of children are duly taken into account, in accordance with their  age and maturity; where a child's consent cannot be given, ensure that agreement is provided in  other forms and that it is based on reliable and age appropriate information;  

7.4.4. support UNICEF in its efforts to deliver vaccines from manufacturers that have  agreements with the COVAX Facility to those who need them most;


7.4. per quanto riguarda la vaccinazione contro il Covid-19 per i bambini: 

7.4.1. garantire l'equilibrio tra il rapido sviluppo della vaccinazione per i bambini e affrontare debitamente i problemi di sicurezza ed efficacia e garantire la completa sicurezza ed efficacia di tutti i vaccini messi a disposizione dei bambini, con particolare attenzione all'interesse superiore del bambino, in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite sulla i diritti del fanciullo; 

7.4.2. garantire studi di alta qualità, con la dovuta attenzione per le garanzie pertinenti, in conformità con gli standard e le linee guida legali internazionali, inclusa un'equa distribuzione dei benefici e dei rischi nei bambini studiati; 

7.4.3. garantire che i desideri dei bambini siano debitamente presi in considerazione, conformemente alla loro età e maturità; se non è possibile fornire il consenso di un minore, assicurarsi che l'accordo sia fornito in altre forme e che sia basato su informazioni affidabili e adeguate all'età; 

7.4.4. sostenere l'UNICEF nei suoi sforzi per fornire vaccini dai produttori che hanno accordi con lo stabilimento COVAX a coloro che ne hanno più bisogno;

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7.5. with respect to ensuring the monitoring of the long-term effects of the COVID-19 vaccines and  their safety:  

7.5.1. ensure international co-operation for timely detection and elucidation of any safety  signals by means of real-time global data exchange on adverse events following immunisation  (AEFIs);  

7.5.2. use vaccination certificates only for their designated purpose of monitoring vaccine  efficacy, potential side-effects and adverse events;  

7.5.3. eliminate any gaps in communication between local, regional and international public  health authorities handling AEFI data and overcome weaknesses in existing health data  networks;

7.5.4. bring pharmacovigilance closer to health-care systems;

7.5.5. support the emerging field of adversomics research which studies inter-individual  variations in vaccine responses based on differences in innate immunity, microbiomes and  immunogenetics. 

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7.5. per quanto riguarda la garanzia del monitoraggio degli effetti a lungo termine dei vaccini COVID-19 e della loro sicurezza: 

7.5.1. assicurare la cooperazione internazionale per l'individuazione tempestiva e la delucidazione di eventuali segnali di sicurezza mediante lo scambio di dati globali in tempo reale sugli eventi avversi dopo l'immunizzazione (AEFI); 

7.5.2. utilizzare i certificati di vaccinazione solo per lo scopo designato di monitorare l'efficacia del vaccino, i potenziali effetti collaterali e gli eventi avversi; 

7.5.3. eliminare eventuali lacune nella comunicazione tra le autorità sanitarie pubbliche locali, regionali e internazionali che gestiscono i dati AEFI e superare le debolezze nelle reti di dati sanitari esistenti; 

7.5.4. avvicinare la farmacovigilanza ai sistemi sanitari; 

7.5.5. sostenere il campo emergente della ricerca adversomica che studia le variazioni interindividuali nelle risposte ai vaccini basate sulle differenze nell'immunità innata, nei microbiomi e nell'immunogenetica. 

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8. With reference to Resolution 2337 (2020) on Democracies facing the Covid-19 pandemic, the Assembly reaffirms that, as cornerstone institutions of democracy, parliaments must continue to play their triple role of representation, legislation and oversight in pandemic circumstances. The Assembly thus calls on parliaments to exercise these powers, as appropriate, also in respect of the development, allocation and distribution of Covid-19 vaccines.


8. Con riferimento alla risoluzione 2337 (2020) sulle democrazie di fronte alla pandemia di Covid-19, l'Assemblea ribadisce che, in quanto istituzioni cardine della democrazia, i parlamenti devono continuare a svolgere il loro triplice ruolo di rappresentanza, legislazione e controllo in circostanze pandemiche. L'Assemblea invita quindi i parlamenti ad esercitare tali poteri, se del caso, anche per quanto riguarda lo sviluppo, l'assegnazione e la distribuzione dei vaccini contro il Covid-19.


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LaPrevidenza.it, 26/10/2021

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