giovedì, 19 giugno 2025

L'evoluzione storica del rapporto dell'uomo con il territorio

I socialisti utopisti e il piano Haussman - Quarta parte

 

In Inghilterra Robert Owen (1771 ­ 1858), divenuto comproprietario e direttore di una fabbrica di cotone a New Lanark in Scozia, sperimentò durante un quindicennio (1800 ­ 1815) la possibilità di fare di un grande opificio uno strumento di emancipazione umana introducendo un orario moderato di lavoro, retribuzioni adeguate, condizioni igieniche favorevoli, istruzione, adoperandosi al contempo per ottenere dai pubblici poteri iniziative analoghe generalizzate.

Tra l'altro diede vita ad un nuovo esperimento di comunità ­ modello (la New Harmony) nell'Indiana (USA), ove soggiornò dal 1825 al 1829, purtroppo l'esperimento ebbe esito negativo.

Su un territorio di 500 ettari si prevedeva di inserire 1200 persone le abitazioni dovevano formare un quadrato di cui tre lati destinati alle coppie sposate ed ai loro figli di età inferiore ai tra anni, il quarto lato sarebbe stato occupato dall'spedale, dal dormitorio per i ragazzi e dall'albergo per i visitatori.

All'interno del quadrato si trovavano le attrezzature sportive, la cucina- ristorante, la scuola, la biblioteca, il teatro e un parco verde, in altre parole tutto quello che oggi si potrebbe definire un centro sociale.

Lungo il perimetro esterno vi erano i giardini delle case e un anello di strade, si avranno pertanto due tipi di verde, i giardini delle case adibiti al servizio delle singole abitazioni e il verde comune al centro del quadrato.

Vi è una chiara differenza tra i servizi adibiti alla singola abitazione che realizzano un vivere più completo e i servizi comuni che vengono a collegare il quartiere all'intero agglomerato urbano, l'anello stradale è sia in parte a servizio delle singole abitazioni, urbanizzazione primaria, che in parte a servizio del collegamento con le altre strade, urbanizzazione secondaria, oltre l'anello stradale si trovano gli stabilimenti industriali, i magazzini di deposito, la fabbrica, la lavanderia e le stalle.  In queste costruzioni vengono a mancare tribunali e prigioni perché, secondo l'utopia socialista, questa società non ne avrà bisogno, l'altra utopia consiste nella separazione dei figli di età superiore ai tre anni dai loro genitori ai fini della loro socializzazione, manca infine la Chiesa.

Questo piano fu presentato dopo il 1817 alle autorità inglesi, Owen, come anticipato, comprò un villaggio in Indiana ove far sorgere questo progetto, tale scelta dipese dalla necessità di contenere i costi di acquisizione del terreno in una zona allora pochissimo abitata.

In Francia Charles Fourier (1772 ­ 1837), scrittore, pubblica durante la Restaurazione la descrizione di un nuovo sistema politico e sociale, 1620 persone su un terreno ­ lega quadrata di 250 ettari, detta la Falange.

La densità di popolazione in questo progetto è maggiore rispetto alla costruzione di Owen, infatti le persone abiteranno in una struttura detta "Falansterio" in cui accanto ai cortili interni alle singole abitazioni vi sono le gallerie coperte per permettere l'accesso delle carrozze.

Gli adulti sono alloggiati negli appartamenti al secondo e al terzo piano, i ragazzi nel mezzanino tra il secondo e il terzo piano, gli ospiti nel sottotetto, questo progetto affascina molti paesi tra cui Francia, Russia, America e Algeria (1830 ­ 1850).

Un industriale, Godin realizzerà per i propri operai una costruzione similare detta "Familisterio" in cui la differenza di nome sottolinea che ogni famiglia ha una propria unità abitativa evitando in tal modo la separazione tra ragazzi e genitori.

Nel progetto Godin (1830 ­ 1850) il fabbricato principale è costituito da tre blocchi chiusi a quattro piani, con cortili di modesta grandezza coperti a vetri, aventi funzioni di strade interne, contenuti nei fabbricati accessori sono i vari servizi, le scuole e il teatro (centro sociale), la lavanderia, i bagni pubblici, essendo ancora vivo il ricorso della peste provocata dal sovraffollamento e dalle pessime condizioni igieniche, infine i laboratori di artigianato.

Tutto il complesso è contenuto in un parco circondato dall'ansa di un fiume, la fabbrica e il complesso abitativo, dopo il 1880, saranno gestiti da una cooperativa di operai realizzando in tal modo un tipico esempio di autogestione.  In questa epoca vengono a scontrarsi gli interessi della proprietà privata individuale con la nascente industrializzazione, spettatrice dello scontro è la grande massa di persone che pagano personalmente il prezzo di queste contraddizioni.

Nel 1848 si assiste ai moti rivoluzionari che portano i ceti borghesi a coalizzarsi in una nuova classe emergente, lo Stato risulta assente dalla scena macroeconomica secondo il modello dello Stato liberale.

Nella seconda metà dell'Ottocento si ha un cambiamento del modello dello Stato che interviene a supporto di due problemi: l'igiene e l'ordine pubblico, ma sempre nell'astensionismo da qualsiasi intervento diretto nell'attività economica.

Lo Stato continua ad essere astensionista, limitando soltanto un po' la proprietà privata per le esigenze di servizi che sono emerse ma non interviene nell'economia in quanto la proprietà rimane esclusivamente individuale, all'interno di essa il proprietario decide l'an, il quomodo, il quantum e il quando.

Nel conflitto tra proprietà individuale e industria la proprietà cede solo in quantità ma non in qualità, il diritto resta sempre pieno, si cede in quantità solo per risolvere i due problemi dell'igiene e dell'ordine pubblico.

Questa parte del diritto di proprietà così sacrificato deve tuttavia conseguire una soddisfazione economica, ossia acquisire il prezzo del valore del bene che si cede, un ragionamento coerente col sistema liberale di astensione dall'attività economica dello Stato.

Si pongono due problemi giuridici: 1) quale può essere la nuova organizzazione della città; 2) deve esserci una legge che consente la trasformazione di porzioni di attività in denaro.

Costruire una nuova città comporta il trasferimento della popolazione, nella necessità di una demolizione, ma questo deve avvenire con l'osservanza di alcune condizioni, la prima lo Stato compra le aree da demolire, la seconda il soggetto passivo della demolizione deve avere un ristoro, in quanto l'espropriazione-sanzione è esclusa dallo Stato liberale, questo, quando demolisce, non può costruire case o industrie, perché sarebbe interventista, ma solo servizi.

La soluzione consiste in un contratto normale di compravendita in cui lo Stato compra delle aree per costruirvi servizi, l'esproprio è un mezzo coattivo, mentre la compravendita è consensuale, l'idea dell'espropriazione per pubblica utilità nasce dalla conversione del diritto reale in diritto obbligatorio.

Con la costruzione da parte dello Stato di opere da destinare ad uso pubblico, pubblica utilità, nasce la distinzione tra beni destinati a servizio, beni demaniali, e beni patrimoniali, possono esservi anche opere in proprietà privata destinate all'uso pubblico, si ha in tal caso un'opera di pubblica utilità.

Prima della demolizione deve esserci un mutamento nella situazione di pertinenza della proprietà, successivamente si costruiranno i servizi a cui seguirà il piano di costruzione rispettando l'allineamento secondo una costruzione cartografica della proprietà.

Dopo il 1850 il piano consiste nell'individuare le aree private da espropriare in modo da coordinarle con le altre proprietà private, localizzando al contempo i servizi, questo tipo di piano viene realizzato dopo il 1850 in diversi luoghi.

A Parigi con Napoleone III, Housman, prefetto della città, avendo problemi di ordine pubblico pianifica una nuova Parigi in modo che le strade possano essere circondate e isolate subito in caso di disordini.

Nell'organizzazione dell'esproprio si sottraggono unità edilizie, si espropria, si demolisce e poi si decide se costruire o meno, Parigi nel 1880 è completamente riorganizzata.

Haussman la divide in 20 Arrondissements (quartieri), ciascuno con le proprie strade e il proprio impianto fognario, tra quartiere e quartiere sono localizzati servizi già previsti dagli utopisti: ospedali, biblioteche, scuole.

Per evitare troppa concentrazione, vengono creati giardini pubblici e due grandi polmoni verdi, i Bois, a est ed a ovest della città, il risultato economico è una maggiore proprietà pubblica e una contemporanea diminuzione della proprietà privata.

Pubblico interesse in quest'epoca significa rilevanza dell'interesse economico dell'industria a danno di quello della proprietà individuale, quindi l'atto amministrativo è l'atto realizzato dall'Amministrazione nell'interesse canonizzato in una legge che realizza il Piano.  Un tale sistema nel far diminuire le aree di proprietà privata fornendole al contempo di servizi, per la legge della domanda e dell'offerta, crea un aumento di profitto per chi rimane proprietario, si introduce qui la teorizzazione della rendita differenziale derivante dall'ingrandimento e riorganizzazione del territorio.

La rendita dovuta all'espropriato viene accumulata dagli altri proprietari, vien in tal modo meno l'uguaglianza sostanziale in quanto l'espropriato riceve soltanto una determinata somma, mentre la rendita nasce dall'aumento della domanda nelle parti della città rimaste private.

Nel conflitto proprietà industria si realizza un incremento costante dei costi di locazione delle unità urbanistiche, se precedentemente l'inarrestabile spirale dell'aumento dei canoni di locazione era determinata soltanto dalla pressione della domanda, ora si aggiunge l'effetto del piano urbanistico.

Lo stesso piano Housman applicato in realtà culturali differenti porta risultati non coerenti, come a Chicago dove viene portato al massimo della realizzazione diventando eccessivamente uniforme, in un appiattimento della città.

(Sergio Benedetto Sabetta)

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LaPrevidenza.it, 26/02/2024

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