Petizione Vaccinazione dei guariti, critiche e rischi, la nuova petizione la violazione dei diritti può essere firmata fino al 20 febbraio 2022
Lawyers for freedom - Petizione
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Commissione Europea DG SANTE
Gabinetto Commissario Stella Kyridiades;
DG JUST
Unità C3 D3 Covid;
SG Plaints;
Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ECDC.
Oggetto: Relazione al Regolamento UE 953/21 del 18 Ottobre 2021 Vaccinazione dei Guariti Critiche e rischi Possibili denunce penali contro i sostenitori della necessità di vaccinazione dei guariti.
Egregi Signori,
Nella relazione del 18 ottobre 2021 sul Regolamento UE 953/21 si è deciso di non considerare il livello di anticorpi IgG come condizione per ottenere il rilascio del Certificato Covid; il 19 ottobre 2021 questo ufficio ha chiesto informazioni in merito alla decisione adottata ma non sono pervenuti chiarimenti.
Mi riferisco in particolare al Punto 2.3.2 della Relazione, relativo al titolo anticorpale quale condizione per l'ottenimento del Certificato COVID ai sensi del Regolamento 953/21; a tal proposito chiedo formalmente di conoscere:
i nomi dei funzionari dell'ECDC e della Commissione Europea che hanno deciso di non procedere nel valutare la possibilità di rilasciare il certificato a persone guarite che non fossero state rilevate al momento dell'infezione come positive tramite PCR o Test rapido dell'antigene;
il loro potenziale o effettivo conflitto di interessi, da dichiarare sotto giuramento.
Si vedano di seguito le osservazioni alle obiezioni sollevate nel Relazione del 18 ottobre 2021 punto 2.3.2.1 per escludere che il certificato possa essere rilasciato sulla base del risultato dei test degli anticorpi: 1. Un risultato positivo del test anticorpale non può fornire alcuna indicazione del momento dell'infezione e non può escludere un'infezione in corso.
Non è chiara la rilevanza dell'obiezione: laddove si riscontra presenza di anticorpi, qual è l'importanza di sapere se questi sono nel corpo da un mese o due anni, se il livello è lo stesso?Per escludere l'infezione sarà sufficiente una PCR o RAAT; lo scopo dei test anticorpali non è infatti quello di rilevare la positività.
2. Anche se i test anticorpali forniscono alcune prove di una risposta immunitaria, non è noto se i livelli di anticorpi offrano una protezione sufficiente o quanto durerebbe tale protezione.
Per quanto a mia conoscenza, coloro che avevano immunità naturale non si sono reinfettati ( a meno che non vaccinati dopo la guarigione); si prega di fornire prove contrarie, in particolare laddove il CDC ha affermato di non aver riscontrato negli Stati Uniti casi di soggetti reinfettati ( https://www.swfinstitute.org/news/89518/foia-cdc-admits-no-record-of- unvaccinated-person-spreading-covid-after-recovering-from-covid).
3. Non è ancora noto se gli anticorpi rilevati dai test commerciali attualmente in uso prevengano l'infezione con le nuove varianti SARS-CoV-2 emergenti.
Lo stesso discorso vale per i vaccini, somministrati indipendentemente dagli studi che ne confermano l'efficacia nel contrastare le varianti; c'è invece un numero consistente di effetti avversi nei vaccinati guariti che potrebbe giustificare di correre il rischio di accettare gli esiti del test sierologico rispetto alle varianti, rischio che è esattamente identico a quello dei vaccini, i quali potrebbero essere inefficaci contro quest'ultime.
4. A causa della varietà dei test anticorpali, un confronto dei loro risultati è estremamente difficile a causa della mancanza di standardizzazione.
Gli standard per misurare gli anticorpi comunemente utilizzati sono le IgG per AU/ml, che è a quanto a conoscenza uno standard in quasi tutti i laboratori; tuttavia, indipendentemente dalla scala utilizzata, c'è sempre un modo per stabilire la quantità in modo oggettivo e comparabile tra diverse scale di valutazione attraverso tabelle di equivalenza. 5. I test che prendono di mira la proteina spike non saranno in grado di distinguere tra le persone che sono state precedentemente infettate e quelle che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino.
Non si vede la rilevanza della questione: la domanda da porsi è piuttosto la seguente: la persona ha gli anticorpi o no?
Questo è ciò che conta davvero; mentre se la persona non ha ricevuto alcuna dose di vaccino porre il problema non ha senso.
Si prega di fornire una risposta adeguata,poiché i test degli anticorpi sono attualmente in uso in Svizzera per rilasciare certificati COVID e sembrano funzionare, quindi non vi è motivo per cui il meccanismo non dovrebbe funzionare altrettanto bene nell'UE; inoltre, di seguito un recente e ben redatto articolo in lingua Italiana che conferma l'inopportuna vaccinazione somministrata ai guariti https://www.iltempo.it/attualita/2021/11/22/news/covid-guariti-con- anticorpi-non-vanno- vaccinati-casi-gravi-paolo-gasparini-consiglio-superiore- sanita-29529932/.
Si tenga infine presente che un numero consistente di firmatari di questo documento sarà verosimilmente disponibile anche a sottoscrivere una denuncia penale nei confronti dei sostenitori della vaccinazione dei guariti ; l'entrata in vigore del Regolamento UE 536/14 ( prevista a fine gennaio 2022) relativo alle norme da applicare nelle sperimentazioni cliniche (ancora in corso per la maggior parte dei vaccini COVID attualmente in uso) unitamente ad un consistente numero di casi avversi segnalati da persone guarite che si sono sottoposte ( a volte costrette) alla vaccinazione costituisce una solida base fattuale e giuridica per i pubblici ministeri di tutta Europa al fine di considerare azioni penali per danni e lesioni personali, non escludendo la possibilità d'indagine per tentato omicidio.
In attesa di riscontro si porgono i migliori saluti.
Giulio Marini, Solicitor-Scotland, Counsel presso la Corte Penale Internazionale (L'Aia), a nome dei firmatari.
Rapporto 15-10-2021
https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/1_en_act_part1_v2_1.pdf
LaPrevidenza.it, 10/02/2022